Quando ci si trova ad affrontare per la prima volta gli aspetti documentali di una commessa nell'ambito della progettazione digitale, spesso sorgono interrogativi. Ad esempio, quando si redige un capitolato informativo, nella norma UNI 11337 parte 6 è fornito uno schema standard per compilare le diverse sezioni richieste nel documento, delineando le richieste e i requisiti operativi che il progetto dovrà incorporare. Tuttavia, quando si deve compilare un piano di gestione informativa (PGI) in risposta al Capitolato Informativo, spesso ci si chiede: dove è spiegato in modo esaustivo e dettagliato nella norma UNI 11337, come nel capitolato informativo? In questo breve articolo, cerchiamo di rispondere a questa domanda in modo chiaro e conciso.

Il PGI riveste un ruolo cruciale nella progettazione digitale. Essenzialmente, esso rappresenta l'evoluzione moderna del tradizionale BIM Execution Plan, introdotto quasi vent'anni fa dall'University of Pennsylvania. Il PGI ha il compito di delineare il ciclo evolutivo e operativo di una commessa in tutte le fasi successive, seguendo le indicazioni fornite nella norma UNI 11337. Pur essendo menzionato e trattato in vari punti nelle norme UNI 11337, che ne illustrano scopo e funzione, e integrandosi negli schemi di flusso della gestione di commessa, rimane la questione su come svilupparne i contenuti concreti.

È importante ricordare che il Capitolato Informativo rappresenta il documento che dettaglia le necessità organizzative della stazione appaltante, mirando a gestire al meglio la commessa. D'altro canto, il PGI rappresenta una versione più specifica dell'offerta di gestione informativa. Questo documento è presentato nel contesto di una gara per ottenere l'affidamento della progettazione o dell'esecuzione dell'opera, seguendo l'approccio metodologico BIM.

processo informativo delle costruzioni

La risposta alla domanda posta nell'articolo è ancora nelle pagine della parte 6 della norma UNI 11337. È possibile individuarla osservando che il PGI altro non è che la concretizzazione delle informazioni richieste nel Capitolato Informativo. Si tratta di seguire lo stesso schema fornito, arricchendo le sezioni con la caratterizzazione e contestualizzazione dei contenuti richiesti. Questi contenuti sono principalmente legati al tipo di progetto in questione. Ad esempio, potrebbero riguardare la progettazione e l'esecuzione di un edificio ex novo, un progetto di recupero edilizio per la riqualificazione e manutenzione di una struttura, oppure una progettazione multidisciplinare complessa per l'implementazione di un impianto industriale. Ancora più frequente è la progettazione di infrastrutture strategiche finanziate dal piano nazionale di ripresa e resilienza PNNR.

La responsabilità di compilare un PGI è affidata alle figure specializzate all'interno del team di lavoro. Queste figure combinano le risorse operative dell'organizzazione con le richieste contenute nel Capitolato Informativo. Si tratta di risorse umane con competenze specifiche e una profonda comprensione dell'uso di strumenti hardware e software (come CDE e BIM Authoring). 

Questo processo comprende la preparazione di elaborati digitali e grafici, la loro verifica secondo i livelli di definizione (LC) previsti dalla norma, e un iter di validazione. Tutto ciò richiede una competenza specifica e un'esperienza nel campo, che spazia dall'uso delle piattaforme di BIM authoring ai software di modellazione parametrica. Questo processo è in linea con i flussi informativi che rispondono ai requisiti organizzativi richiesti. Inoltre, il processo BIM si basa su step (milestone) definiti, che sono necessari e corrispondono ai punti di coordinamento e ai successivi livelli di approfondimento e sviluppo dei contenuti, aspetto che richiama la multidimensionalità del BIM.

La multidimensionalità deriva dal fatto che, mentre tradizionalmente i progetti erano rappresentati con CAD bidimensionali, l'uso di programmi parametrici tridimensionali ha introdotto il concetto di dati associati all'oggetto, alla base del termine "BIM authoring" e dell'introduzione della terza dimensione. Inoltre, quando si considerano le tempistiche legate alla costruzione di un edificio basate sul modello digitale, si entra nell'analisi 4D, che incorpora anche una fase di verifica del modello tridimensionale. In questo contesto, il controllo del modello assume grande importanza sia in termini geometrici che nella coerenza terminologica e nelle codifiche degli oggetti presenti nel modello. È quindi necessaria una conoscenza approfondita di questi processi per poter compilare in modo competente le matrici del piano di gestione informativa, seguendo le indicazioni enunciate e richieste nel Capitolato Informativo.

DIAGRAMMI DI FLUSSO E MATRICI

Le matrici precedentemente menzionate, insieme ai flussi operativi di vario genere, vengono compilati in base ai dati specifici della commessa. Queste matrici sono vuote nell'articolazione del capitolato indicato nella normativa, ma con chiare indicazioni su come compilarle. Il Capitolato Informativo è composto da diverse sezioni: Generale, che include premesse, informazioni generali del progetto e riferimenti normativi; Tecnica, che presenta i requisiti e le risorse informatiche necessarie; e Gestionale, che riguarda l'organizzazione della commessa, le tempistiche, i criteri di verifica e i contenuti degli elaborati. Questo include anche la matrice dei ruoli, dei formati proprietari ed aperti relativamente ai software utilizzati nei vari ambiti di applicazione.

Level of development

La matrice dei livelli di controllo tra i modelli federati in relazione al livello di sviluppo del progetto, insieme agli schemi previsti dalla normativa riguardo all'iter di coordinamento del progetto nelle diverse fasi, e il flusso di validazione che interseca i livelli di controllo LC1, LC2, LC3 con gli stati di approvazione A0, A1, A2, oltre ai livelli di verifica V1, V2, V3, rappresentano elementi fondamentali per il piano di gestione informativa. L'obiettivo principale di un piano di gestione informativa, rispetto al Capitolato Informativo, è di sviluppare questi flussi, attribuendo loro esecutività e definendo, in collaborazione con il committente, i momenti in cui i flussi di coordinamento e verifica avvengono.

Infine, è essenziale comprendere che il Piano di Gestione Informativa, nel contesto di una commessa BIM, è soggetto a continue revisioni e aggiornamenti in base all'evoluzione del progetto.

 

A cura di Arch. Luca Talucci | BIM Expert Descor

 

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