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Lo strumento essenziale per permettere agli uffici tecnici delle pubbliche amministrazioni di emanare bandi di gara legati agli appalti pubblici secondo una metodologia digitale è la definizione di un atto organizzativo. Questo atto deve prevedere la dotazione di una serie di strumenti, sia hardware e software, sia documentali, comprensivi di procedure e protocolli, che consentano di gestire il flusso documentale delle commesse.

In questo articolo vogliamo focalizzare l'attenzione su alcuni documenti inclusi nell’atto organizzativo, che, pur avendo contenuti simili, svolgono ruoli essenziali in due fasi distinte dell'appalto: le linee guida e il piano di gestione informativa.

Le linee guida trovano le loro origini nei primi BIM Protocols, sviluppati come parte delle procedure standardizzate americane e successivamente adottati anche nel Regno Unito. Questi strumenti sono utili per fornire direttive organizzative a un team di tecnici incaricati di gestire il flusso degli elaborati relativi alla progettazione di un'opera costruita, sia essa un edificio o un'infrastruttura. Essenzialmente, si tratta di metodologie operative per gestire e confezionare elaborati che vanno dal modello 3D alle informazioni e ai documenti derivati, tenendo conto dei livelli di sviluppo (LOD) corrispondenti alle diverse fasi della commessa.

I Primi BIM Protocols e l'Evoluzione dei BEP

Quando si parla di BIM Protocols, ci si riferisce a una procedura specifica introdotta nell’ambito della direttiva emanata nel 2010 dall’AEC (UK). In un periodo in cui l’uso dello standard aperto IFC non era ancora diffuso, il protocollo si proponeva di risolvere le differenze metodologiche e di interfaccia tra i principali software di BIM authoring allora presenti sul mercato delle costruzioni. Si trattava essenzialmente di una raccolta di procedure standard, elaborata da una commissione di esperti e organizzata in capitoli e tabelle allegate, progettata per supportare il team tecnico. Tale raccolta veniva declinata in funzione del software di BIM authoring adottato, essendo strettamente legata all’interfaccia e alle relative procedure operative.

Il documento affronta, in prima istanza, l’organizzazione del team tecnico per aree di competenza, suddividendole essenzialmente in tre categorie: operativa, di coordinamento e manageriale. Da questa struttura deriva la “skill matrix” dei ruoli, che identifica le figure specialistiche del BIM, quali:

  • Il Modeler, successivamente noto come BIM Specialist, esperto di una specifica disciplina progettuale.
  • Il Coordinator, evoluzione della figura del tradizionale CAD Manager, con un focus sulle attività di coordinamento tra i modelli.
  • Il BIM Manager, responsabile delle strategie e della supervisione complessiva del processo BIM.

Il documento individua, inoltre, le aree di intersezione tra le competenze di queste figure, fornendo una visione strutturata dei ruoli e delle responsabilità all’interno del team.

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Per quanto riguarda le modalità operative specifiche della modellazione, vengono presentate finestre di dialogo e menu dell'interfaccia, con l'obiettivo di illustrare come definire un modello, organizzare le informazioni, gestire le librerie di oggetti e localizzarle, sia in termini di supporto informatico (cartelle repository, ambiente di condivisione dati) sia in termini operativi.

Vengono fornite regole per definire, attraverso una codifica "parlante", le informazioni e le classificazioni documentali relative al livello di dettaglio degli elaborati. Ciò include la denominazione degli elementi del modello, degli oggetti parametrici e dei loro attributi, degli elaborati impaginati, nonché delle viste d'insieme e di dettaglio 2D/3D.

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Sono inoltre definite direttive per l'organizzazione degli elaborati e le modalità di conservazione, basate su una struttura organizzativa da implementare su una piattaforma condivisa e conforme ai criteri di sicurezza informatica. Questo tipo di documento è concepito principalmente come uno standard da adottare ogniqualvolta si renda necessario organizzare una progettazione in BIM. Tale standard prevede, in primo luogo, la definizione della struttura organizzativa, delle funzioni specifiche di ciascun soggetto coinvolto e del ciclo di lavorazione ai diversi livelli di approfondimento informativo.

Viene inoltre specificato come adottare un approccio progressivo in relazione all'evoluzione del progetto, gestendo lo sviluppo delle informazioni sia quantitative sia qualitative. Il modello informativo deve includere caratteristiche dettagliate relative ai rapporti di relazione spaziale e ai collegamenti logici tra le diverse parti del modello.

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Quelli che inizialmente erano semplici BIM Protocol, proposti negli Stati Uniti da istituzioni accademiche per l’uso da parte di enti governativi strategici (come il genio militare o gli enti responsabili della manutenzione degli edifici pubblici), si sono evoluti nel tempo in linee guida più articolate. Tuttavia, mantengono sostanzialmente gli stessi contenuti, adattati e uniformati all’uso delle diverse tecnologie per i cosiddetti usi del BIM, come la modellazione parametrica, le simulazioni 4D, il QTO (Quantity Takeoff), il controllo di coerenza dei modelli e le strutture informative per il Facility Management (FM).

Le linee guida costituiscono uno strumento generale che include una sezione procedurale organizzata in un flusso operativo, concepito per essere utilizzato dalla stazione appaltante al fine di definire tempi e modalità di verifica. Allo stesso tempo, sono strutturate per fornire una metodologia che l'affidatario è tenuto a seguire nella preparazione del progetto. Questo approccio consente alla stazione appaltante di monitorare le diverse fasi di consegna e, parallelamente, di effettuare i cicli di controllo necessari per la validazione del progetto.

ANALOGIE E DIFFERENZE

Un Piano di Gestione Informativa, adottando la terminologia standardizzata italiana definita dalla norma EN UNI 11337, rappresenta anch’esso un’evoluzione di un documento BIM. Questo tipo di documento trae origine dal retaggio metodologico della manualistica BIM americana, in particolare dal BIM Execution Plan (post-contract).

Si tratta di un piano operativo strutturato in sezioni che, in primo luogo, definisce i requisiti informativi legati all’esecuzione dell’opera specifica da realizzare. Esso fornisce dettagli sull’organizzazione che propone il progetto, i ruoli coinvolti e i tempi e le fasi operative. Viene illustrato il percorso progettuale per successivi gradi di approfondimento, dalla progettazione all’esecuzione, con relativi controlli e criteri metodologici. Il piano fornisce inoltre direttive per la gestione successiva alla costruzione, assicurando una continuità operativa e informativa.

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Ci saranno, pertanto, contenuti informativi da predisporre nelle varie fasi del progetto, soggetti a verifiche periodiche da parte del proponente. Sono inoltre definiti i contenuti degli elaborati progettuali, che rispondono alle specifiche richieste contenute nel Capitolato Informativo predisposto dal committente.

Un Piano di Gestione Informativa è dunque elaborato per una specifica commessa e include una parte preliminare che raccoglie le informazioni relative all’opera da realizzare. Tuttavia, nella sua sezione gestionale, può contenere elementi coincidenti con i contenuti di una linea guida, poiché ne riprende i criteri operativi, derivandoli dalla struttura della linea guida adottata dalla stazione appaltante nel proprio atto organizzativo.

Lo schema di un Piano di Gestione Informativa può essere essenzialmente riassunto nei seguenti punti:

  1. Obiettivi del piano: descrizione dei requisiti e degli scopi del piano in relazione alla specifica commessa.
  2. Requisiti informativi: dettagli sui contenuti e sulle modalità di gestione delle informazioni richieste.
  3. Organizzazione del team: definizione dei ruoli e delle responsabilità dei soggetti coinvolti.
  4. Struttura degli elaborati: specifiche relative ai documenti progettuali e ai modelli informativi.
  5. Pianificazione delle verifiche: tempistiche e modalità per i controlli periodici delle informazioni.
  6. Gestione delle informazioni post-realizzazione: criteri per l’uso e la manutenzione delle informazioni durante la fase operativa dell’opera.

 

Un BIM Protocol è una procedura standardizzata universalmente valida che, attraverso un elenco di definizioni, specifica le regole da seguire nella gestione del processo BIM. Include aspetti come la struttura hardware e software degli strumenti coinvolti, le procedure di nomenclatura, archiviazione e scambio dei dati. Questo protocollo funge da base per la redazione della parte operativa di un BEP (BIM Execution Plan) post-contratto.

Le BIM Guidelines, invece, sono un manuale interno sviluppato da un’organizzazione, valido in generale per qualsiasi tipo di commessa. Questo documento può essere condiviso con i partner nei progetti in cui l’organizzazione che le adotta agisce come capofila. Le linee guida si basano sulle indicazioni fornite dal Protocol, ma vengono adattate alle specificità del settore di business dell’organizzazione, che può includere ambiti come edifici (Building), infrastrutture (Infrastructure) o edifici storici (HBIM).

Il Piano di Gestione Informativa (PGI) include sia contenuti operativi, come il MIDP (Master Information Delivery Plan), sia contenuti organizzativi ispirati alle linee guida interne dell’organizzazione. Tuttavia, tali contenuti vengono adattati alla specifica realtà di un appalto, considerando le caratteristiche tecnologiche e operative del progetto commissionato.

Da ciò deriva l’obbligo per tutte le organizzazioni che partecipano a un processo BIM — siano esse progettisti, committenti o esecutori — di predisporre almeno un set iniziale di linee guida. Queste servono a delineare procedure e competenze necessarie per una progettazione digitale efficace e coerente con i requisiti normativi e operativi.

 

A cura di Arch. Luca Talucci | BIM Manager Descor

 

 

Approfondimenti

Abbiamo già discusso dei sistemi di classificazione in precedenti articoli, ma è fondamentale ribadire il loro ruolo cruciale nel workflow BIM (Building Information Modeling) poiché garantiscono l'individuazione precisa dei requisiti e delle caratteristiche prestazionali e produttive degli elementi di un progetto, descrivendoli in modo chiaro e dettagliato in base a specifiche caratteristiche e requisiti produttivi.

Tutti i principali sistemi di classificazione si basano sulla norma ISO 12006, che definisce una struttura gerarchica per organizzare gli elementi e gli spazi di un edificio. Questa struttura parte dal livello più alto, come un complesso di edifici, e arriva fino ai singoli componenti, come una vite in un pannello prefabbricato, utilizzando prefissi progressivi che identificano prima l'entità spaziale (edificio o locale) e poi i suoi componenti costruttivi e impiantistici.

Più di una semplice identificazione

Un sistema di classificazione, tuttavia, non si limita alla semplice identificazione dei componenti di un progetto, ma ne descrive anche i requisiti tecnici e produttivi, quali materiali, prestazioni e procedure operative. Ad esempio, nel caso di un sistema prefabbricato, il sistema di classificazione comprenderà le istruzioni di montaggio, mentre per elementi come un muro in mattoni o conglomerato cementizio, saranno incluse le schede tecniche che definiscono il processo di produzione e installazione.

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I principali sistemi di classificazione nel BIM

Nel mondo del BIM esistono vari sistemi di classificazione, ciascuno creato da comitati di standardizzazione di diversi paesi. Tra i più noti ci sono:

  • Uniclass (Regno Unito)
  • Omniclass (USA), suddiviso in MasterFormat e UniFormat per la classificazione di aspetti produttivi e prodotti da costruzione

In Italia non esiste ancora un sistema di classificazione BIM specifico, e si fa spesso riferimento alla norma UNI 11337-3 per i prodotti da costruzione. Nei capitolati, è comune l'uso di sistemi di classificazione esteri, come Uniclass e Omniclass, mentre software BIM come Revit integrano già librerie di oggetti pre-classificati secondo il sistema Omniclass.

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Formati proprietari e formati aperti

Con l’obbligo nei contratti pubblici di utilizzare formati open, come quelli definiti standard, i sistemi di classificazione sono stati tradotti in dizionari digitali organizzati secondo uno schema gerarchico conforme alla ISO 12006. In questo contesto si inserisce l’IFC (Industry Foundation Classes), un formato aperto fondamentale per il BIM.

L'IFC è progettato per standardizzare la descrizione degli oggetti architettonici, ingegneristici e costruttivi (AEC), permettendo la loro traduzione da formati proprietari a formati aperti. In questo modo, gli oggetti sono descritti in termini di classi, sottoclassi e attributi, facilitando la collaborazione tra software diversi.

Il formato IFC è utilizzato in vari contesti, inclusi il coordinamento progettuale (IFC4) e la gestione del facility management (IFC COBie 2x3), con specifiche aggiuntive come il recente IFC 4.3 per la progettazione ferroviaria.

Esistono anche formati standard correlati che supportano i processi BIM, come il BCF (BIM Collaboration Format), utilizzato per gestire la collaborazione e il controllo delle interferenze tra modelli federati IFC, inclusi i report di verifica.

L’evoluzione verso l’open dictionary 

Con lo sviluppo dei formati open BIM e dei formati correlati per la gestione dei processi, si è evoluto anche il concetto di sistema di classificazione. Ora si punta a una codifica "digitalizzata", con dati raccolti in dizionari digitali come il bSDD (buildingSMART Data Dictionary), un formato standard basato su tecnologia XML.

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Il bSDD, conforme allo standard IFD (International Framework for Dictionaries), è una libreria digitale che raccoglie tipologie di oggetti e i relativi attributi. Il formato IFD identifica in modo univoco gli oggetti del costruito e le loro proprietà specifiche, permettendo una classificazione universale, valida in qualsiasi contesto produttivo.

Ciò significa che ogni sistema di classificazione tradizionale ha un corrispondente nel bSDD, che traduce gli oggetti in un formato digitale conforme allo schema ISO 12006-3. 

Perché standardizzare i sistemi di classificazione?

La standardizzazione consente di identificare in modo univoco gli elementi e i sistemi utilizzati, semplificando i processi di controllo e verifica all'interno dei progetti BIM. Questo è particolarmente rilevante per strumenti come l’IDS (Information Delivery Specification), il formato che progressivamente sostituirà i criteri di controllo attuali, garantendo che i modelli BIM rispettino i requisiti previsti dai Capitolati Informativi.

 

A cura di Arch. Luca Talucci | BIM Manager Descor

 

 

Approfondimenti

Nel settore dell'Operation Management (OM) non sempre è necessario rappresentare graficamente la forma e l'ubicazione degli elementi oggetto di manutenzione, poiché gli strumenti primari per gestirli in un sistema di gestione sono i codici identificativi, su cui si basa l'intera struttura informativa e operativa.

Leggi tutto: Modelli BIM per Operation Management (OM)

Negli ultimi anni, l'uso delle scansioni laser ha compiuto progressi notevoli, evolvendo da una mera rappresentazione tridimensionale dello spazio fisico per la riproduzione mediante tecniche di modellazione solida parametrica dei manufatti edilizi, fino a costituire la base per la gestione del costruito. Questo progresso consente di evitare, in determinati casi, la creazione di modelli solidi vettoriali.

La Resistenza al Cambiamento

Nonostante i progressi tecnologici, vi è ancora una significativa resistenza al cambiamento. Molti tecnici incaricati del rilievo di costruzioni per interventi di riqualificazione o per esigenze gestionali continuano a fare affidamento sulla misurazione diretta con strumenti tradizionali e sulla documentazione cartacea. Tuttavia, il rapido abbassamento dei costi e l'aumento dell'efficacia delle tecnologie di scansione digitale stanno contribuendo alla diffusione dell'uso delle scansioni 3D.

Le Tecnologie di Scansione Digitale 3D

Volo di Droni e Scansioni per Punti

Le tecnologie di scansione digitale 3D includono l'uso di droni per la rilevazione della forma dell'involucro esterno di un edificio e la scansione per punti all'interno dell'ambiente, tecniche che permettono di creare una nuvola di punti, ovvero un modello digitale tridimensionale del manufatto.

Software di Editazione e Trattamento delle Nuvole di Punti

Software come Autodesk Recap Pro e prodotti open source quali Potree, Cloud Compare e Cyclon giocano un ruolo cruciale nel trattamento delle nuvole di punti. Questi strumenti consentono di analizzare l'altimetria dei punti e altri criteri visivi, rendendo le nuvole di punti utili in vari ambiti di ricerca.

L'Uso delle Nuvole di Punti nel Cantiere Edilizio

Stato di Avanzamento dei Lavori

Nel processo costruttivo, le scansioni digitali trovano ampio impiego per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori. Attraverso voli periodici di droni, è possibile aggiornare la nuvola di punti alla fase lavorativa corrente, consentendo di effettuare misurazioni in loco e determinare le quantità di scavi, i materiali impiegati e le strutture realizzate, supportando così il monitoraggio economico delle opere.

Confronto tra Stato di Fatto e Progetto

Le nuvole di punti periodiche del cantiere possono essere confrontate con il modello tridimensionale BIM utilizzando software come Naviswork, Solibrì e Synchro, consentendo di verificare disallineamenti ed errori di esecuzione attraverso il clash detecting visivo, migliorando così la qualità del progetto.Immagine che contiene mappa, Aerofotogrammetria, Vista aerea, bivio

Censimento e Gestione Diretta del Processo Manutentivo

Modello BIM e Sistemi di Gestione della Manutenzione

Dalle nuvole di punti è possibile ricavare un modello BIM che include tutti i componenti strutturali e impiantistici, consentendo un'interazione diretta con i sistemi CMMS (Computerized Maintenance Management System) come Infocad per la gestione della manutenzione aziendale. Attraverso plugin e formati di interscambio IFC, è possibile associare interventi manutentivi agli oggetti tridimensionali del modello.

Utilizzo della Scansione Digitale 3D per la Manutenzione

Un progresso significativo è rappresentato dall'utilizzo diretto della scansione digitale 3D laser come modello di censimento e rilevazione, un approccio supportato dall'intelligenza artificiale che consente di isolare e indicizzare gli oggetti di manutenzione, risparmiando sui costi di modellazione e riducendo possibili errori di interpretazione.

Il processo di digitalizzazione ha portato a una rapida evoluzione, trasformando le rappresentazioni bidimensionali in sofisticate modellazioni tridimensionali parametriche.

La fotografia digitale 3D ha assunto un ruolo centrale come base dati cruciale in questo contesto. Essa fornisce non solo una rappresentazione visiva accurata degli edifici e delle loro componenti, ma anche un ricco insieme di dati che possono essere sfruttati per algoritmi predittivi di degrado e per prendere decisioni strategiche sugli investimenti futuri.

Questi progressi hanno un impatto tangibile sull'efficienza della gestione dei manufatti architettonici. Grazie alla disponibilità di dati dettagliati e precisi, i professionisti del settore possono ottimizzare i processi decisionali, pianificare interventi di manutenzione in modo più efficace e anticipare le esigenze di gestione degli edifici nel lungo termine.

In definitiva, la fotografia digitale 3D e le tecnologie associate rappresentano il futuro della gestione edilizia. Esse offrono un potenziale straordinario per migliorare la qualità, l'efficienza e la sostenibilità degli ambienti costruiti, trasformando radicalmente il modo in cui progettiamo, costruiamo e gestiamo gli spazi in cui viviamo e lavoriamo.

 

 

Bim Manager – Arch. Luca Talucci

Benvenuti nel mondo dell'Intelligenza Artificiale (IA), un universo intrigante in cui la tecnologia si fonde con le potenzialità dell'apprendimento automatico. Questo articolo si propone di esplorare il vasto panorama dell'IA attraverso un glossario completo, offrendo una guida essenziale.

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Nell’epoca della progettazione digitale, i dati diventano tracciabili, archiviabili e condivisibili.

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In questo breve focus, ci concentreremo sui più recenti aspetti innovativi derivanti dal processo digitale nel settore del Facility Management (FM).

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Nelle commesse pubbliche e private ma, nello specifico, nel settore delle costruzioni, la validazione del progetto rappresenta l'atto attraverso il quale l'ente appaltante valuta la conformità tecnico-amministrativa di un progetto rispetto ai requisiti specificati nei documenti di commessa. Questi documenti includono il disciplinare di incarico, il capitolato speciale d'appalto e tutte le prescrizioni relative alle specifiche tecniche, aspetti economici, requisiti di sicurezza e ambientali.

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La Città Metropolitana di Roma Capitale sarà la prima città d’Italia a dotarsi di un ufficio Aeromobile a Pilotaggio Remoto per il monitoraggio e la manutenzione degli edifici scolastici.

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Quando ci si trova ad affrontare per la prima volta gli aspetti documentali di una commessa nell'ambito della progettazione digitale, spesso sorgono interrogativi. Ad esempio, quando si redige un capitolato informativo, nella norma UNI 11337 parte 6 è fornito uno schema standard per compilare le diverse sezioni richieste nel documento, delineando le richieste e i requisiti operativi che il progetto dovrà incorporare. Tuttavia, quando si deve compilare un piano di gestione informativa (PGI) in risposta al Capitolato Informativo, spesso ci si chiede: dove è spiegato in modo esaustivo e dettagliato nella norma UNI 11337, come nel capitolato informativo? In questo breve articolo, cerchiamo di rispondere a questa domanda in modo chiaro e conciso.

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In questo breve articolo proponiamo una visione di insieme che caratterizza l’approccio alla digitalizzazione come processo generale di analisi, ideazione e successiva produzione del costruito attraverso il monitoraggio dei nuovi cantieri da parte delle pubbliche amministrazioni.

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In questa sede affrontiamo - da un punto metodologico oltre che tecnico - tutti gli aspetti che di solito si adoperano per descrivere e promuovere la metodologia BIM. Occorre tuttavia sempre focalizzare preventivamente in quale contesto operativo si stanno enunciando e quindi la reale utilità che l’impiego possa avere, al fine di descrivere poi processi propedeutici ad una scelta consapevole di BIM Adoption.

Leggi tutto: Analisi SWOT di una BIM Adoption

Lo scorso gennaio Legambiente pubblica la XXII edizione di Ecosistema Scuola, ricerca annuale che fotografa la situazione dell’edilizia scolastica in Italia. Il report indaga 5616 edifici frequentati da oltre un milione di studenti – tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado – di 94 capoluoghi di provincia che hanno inviato i dati del 2021.

Leggi tutto: Sicurezza, sostenibilità degli edifici e qualità dei...

Dopo 20 anni di esperienza a fianco delle imprese dei più svariati settori, sappiamo bene che per poter gestire e manutenere in maniera efficiente, i complessi processi di facility management devono essere sempre più integrati e prevedere una standardizzazione delle modalità di diffusione delle informazioni.

Leggi tutto: Il 9 Marzo 2023 parte il roadshow con i webinar di...

In questo articolo ci occupiamo di come la modellazione BIM tenda ad offrire soluzioni a problematiche che richiedono le capacità analitiche tipiche della mente umana, sostituendosi ad essa al punto quasi di poter parlare di intelligenza artificiale.

Leggi tutto: BIM Authoring e Intelligenza Artificiale

A Novembre 2022 è uscito lo Smart Building Report 2022 a cura del Gruppo Energy & Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, giunto alla sua quarta edizione. Scopo della ricerca è fornire dati aggiornati sull’economia che ruota attorno alla building automation e più in generale alle innovazioni legate agli smart building: edifici intelligenti perché connessi, automatizzati, sostenibili, in grado di gestire l’energia in modo ottimale e fornire il miglior comfort possibile per chi ne usufruisce.

Leggi tutto: Smart Building Report 2022

Quando si parla di metodologia digitale applicata al mondo delle costruzioni si intende una strategia complessiva che ha impatti su ambiti e fasi che riguardano il processo ideativo, realizzativo e gestionale con tutti gli strumenti, nonchè il progressivo grado di approfondimento che esso comporta (come si evince anche dai documenti programmatici appartenenti ai vari schemi normativi, emanati ormai negli anni a cura di tutti gli enti specializzati). 

Leggi tutto: Il lavoro in sicurezza nel cantiere digitale

Secondo il Digital Energy Report del 2019 pubblicato dal Politecnico di Milano, i sistemi di monitoraggio consentono una riduzione intorno al 15% dei costi energetici e dei consumi e riescono a mitigare fino al 5% i costi complessivi di elettricità. Basterebbe questo assunto per comprenderne l’importanza, ancor più nell’attuale situazione geopolitica che sta causando una crisi energetica senza precedenti.

In questo articolo andremo ad approfondire meglio le motivazioni ed i vantaggi nell’utilizzo di un EMS, Energy Management System, o Sistema di Gestione Energetica.

Leggi tutto: Perché dotarsi di un Sistema di Gestione Energetica

A Novembre si parte con la prima data per le demo online della nostra piattaforma Infocad.FM. In quest'occasione potrai scoprire tutte le sue funzionalità, porre domande e confrontarti con i nostri esperti.

Leggi tutto: A novembre partecipa alle demo online di Infocad.FM

Attraverso il Piano Nazionale Transizione 4.0 il MISE propone crediti d’imposta per stimolare gli investimenti alle aziende presenti sul territorio nazionale ma, con la fine del 2022, per gli incentivi del Piano ci aspettiamo alcune novità.

Leggi tutto: Transizione 4.0 con Infocad.FM: rendi economicamente...

Venerdì 21 Ottobre 2022 al SAIE - la fiera internazionale a tema costruzioni, progettazione, edilizia, impianti presso Bologna Fiere - non perderti l'intervento del nostro CTO Marco Desideri alle 14:00 sul palco della Piazza Digitalizzazione ASSOBIM: parleremo dell'importanza dei dati BIM, BMS, BI in un sistema di Facility Management.

Leggi tutto: 21 Ottobre al SAIE Bologna: BIM, BMS, BI: i dati al centro...

In partenza il 19 Ottobre 2022 la fiera internazionale SAIE, a tema costruzioni, progettazione, edilizia, impianti presso Bologna Fiere. Anche noi di Descor saremo presenti per promuovere scambi e formazione sulle recenti novità a tema BIM e Facility Management.

Venerdì 21 Settembre non perderti l'intervento del nostro CTO Marco Desideri alle 14:00 sul palco della Piazza Digitalizzazione ASSOBIM: parleremo dell'importanza dei dati BIM, BMS, BI in un sistema di Facility Management.

Leggi tutto: SAIE Bologna 2022: ci saremo anche noi!

A partire da Aprile 2022, come ogni anno, Autodesk ha rilasciato le varie release dei prodotti appartenenti alla AEC Collection 2023, primo fra tutti ovviamente Revit 2023. Generalmente questi prodotti sono rilasciati successivamente ad AutoCAD nella versione beta, anche se oramai dopo decenni di maturazione la prima versione di una nuova release non presenta più particolari criticità. In particolare vogliamo in questa sede occuparci di Revit 2023 che ormai ha visto completati in luglio tutti i vari tools 2023 aggiuntivi.

Leggi tutto: Miglioramenti nei flussi di lavoro con la nuova release di...

In partenza il 22 Settembre 2022 la fiera internazionale Edilsocialexpo a tema Architettura, Edilizia, Impianti, Software & BIM presso la Fiera di Roma. Anche noi di Descor saremo presenti con il nostro stand, dove organizzeremo talk e incontri tematici per promuovere scambi e formazione sulle recenti novità a tema BIM e Facility Management.

Leggi tutto: Edilsocialexpo 2022: ci saremo anche noi!

In quest’occasione analizzeremo le conseguenze dell’uso della modellazione digitale in un intervento di recupero edilizio che interessi un edificio di pregio storico, valutando in concreto strumenti e risultati reali.

Leggi tutto: HBIM: la restituzione di edifici antichi in un modello BIM

Di approfondimenti sui formati di interscambio se ne sono prodotti innumerevoli in ogni tempo, data l’importanza che questo formato riveste per quel che riguarda lo sviluppo di un progetto di un’opera edile e/o infrastrutturale in metodologia BIM, soprattutto stante il loro utilizzo obbligatorio in sede di gara pubblica ed il loro periodico e costante aggiornamento.  

Leggi tutto: IFC: un formato comune per tutti i modelli BIM

Il 28 Aprile 2022 è partito il ciclo di webinar realizzati in collaborazione con Assobim, l'associazione italiana a promozione della filiera tecnologica del BIM. 

Leggi tutto: Al via il ciclo di webinar in collaborazione con Assobim

Si è tenuta lo scorso martedì il Lazio Digital Summit 2022, l’ottava tappa del Progetto Digital Regional Summit con cui The Innovation Group persegue l’obiettivo di accompagnare le PA e i sistemi territoriali nell’innovazione digitale e il miglioramento dei servizi offerti al cittadino. 

Leggi tutto: Lazio Digital Summit 2022 all'insegna dell'innovazione...

In questo focus ci occuperemo di chiarire all’utente finale la differenza tra una modellazione 3D di un manufatto architettonico ottenuta con software dedicati che modellano secondo criteri di geometria parametrica (oggetti edilizi, muri, tetti, solai, pilastri e gli altri componenti di disciplina), rispetto ad un più articolato flusso produttivo organizzato, che vede l’utilizzo dei suddetti software secondo ben precisi schemi operativi con l’integrazione di altri prodotti informatici, e di progressivo sviluppo di una intera commessa quale prerogativa della progettazione digitale meglio nota come BIM.

Leggi tutto: Progettare un edificio per oggetti e lavorare in BIM:...

Ieri 11 Novembre 2021 si è chiusa la 22ª edizione della FM Week 2021, occasione per discutere sui cambiamenti e rivoluzioni nel campo del Facility Management. I nostri Valerio e Livia del reparto marketing sono partiti alla volta di Milano in occasione dell’apertura dell’evento: immediatamente è stata chiara la natura ibrida, sia negli argomenti - in cui è sempre presente la centralità della nuova situazione lavorativa - sia nella modalità di fruizione per i partecipanti – in diretta e streaming online.

Leggi tutto: Il Facility Management del futuro al centro della FM Week...

Un grande impulso nell’ambito delle attività produttive ai cambiamenti ed alle scelte innovative deriva di solito dai provvedimenti di tipo giuridico, cioè decreti e leggi che oltre a regolamentare trasmettono definitivamente ai settori produttivi interessati, in ambito pubblico o privato che sia, la percezione di una forma di obbligo che indica la strada da intraprendere ed apporta conseguente sviluppo.

Leggi tutto: Decreto 560 sull’obbligatorietà del BIM: prospettive sul...

Nell’occuparci periodicamente di tutti gli aspetti che interessano la metodologia della progettazione digitale in questa sede, vorremmo sottolineare in poche battute come le figure specialistiche del BIM, così come specificamente individuate nelle procedure standard, siano estensibili, in taluni casi,  per affinità di competenza  ed approccio metodologico, alle figure specifiche di taglio ovviamente tecnico, che tradizionalmente  si occupano di manutenzione di immobili o patrimoni immobiliari. 

Leggi tutto: Organizzazione del team di lavoro in una commessa...

Nell’ottica di standardizzare il processo BIM già all’indomani della direttiva europea EUPPD (European Union Public Procurement Directive), emanata il 26/02/2014 - la quale prescriveva che gli allora 28 Stati membri europei possono incoraggiare, specificare o imporre l’utilizzo del BIM per gli appalti nel settore delle costruzioni, finanziati con fondi pubblici nell’Unione europea a partire dal 2016 - si costituì il BIM Task group.

Leggi tutto: Le norme UNI EN ISO 19650 per una maggior inclusione del...

È noto che i software di tipo produttivo, da quelli di tipo gestionale a quelli per la produzione in genere, o per la progettazione e la modellazione a vario livello, al rilascio annuale o periodico di una nuova release le novità o i miglioramenti non sempre apportano benefici significativi alla produttività e, a fronte di un canone di mantenimento/rinnovo, non offrono migliorie così consistenti o rilevanti.

Leggi tutto: Autodesk Revit 2022: cosa c'è di nuovo

La cultura del Facility Management di derivazione americana è già presente da anni e recepita nelle nostre normative e nella prassi progettuale dei beni pubblici, in cui ad un dato momento, sulla spinta anche delle direttive comunitarie, si è assistito al sorgere di articoli di legge nelle varie emanazioni del codice degli appalti e norme volte a consolidare il processo manutentivo come un atto legato alla progettazione ed all’esecuzione in sicurezza dell’opera. Parliamo dei piani di manutenzione, o dei fascicoli dell’opera legati ai PSC, e dei processi da attuarsi post costruzione nel tempo. Questo tipo di elaborati sono prevalentemente prerogativa degli appalti pubblici, al fine del mantenimento nel tempo della funzionalità, le caratteristiche di qualità, l’efficienza ed il valore economico del bene adibito a funzioni pubbliche, anche se il grande punto di debolezza è che di solito le P.A. proprietarie e committenti del bene, tendono poi a non stanziare budget o capitoli di spesa a per la manutenzione programmata, semmai ad accantonare cifre per danni o guasti contestuali.

Leggi tutto: EVOLUZIONE DEL PIANO DI MANUTENZIONE DI UN’OPERA NEL...

Prosegue il cammino formativo del Descor Digital Tour 2021, con il webinar evento "FASE 4D: Construction Management, la gestione del cantiere 4.0".

Leggi tutto: Descor Digital Tour: "FASE 4D: Construction Management, la...

Il mercato delle costruzioni a partire dall’industrializzazione della produzione edilizia è stato caratterizzato, in tutti gli ambiti nazionali, da una grossa eterogeneità di prodotti per l’edilizia e metodi di lavorazione, questi ultimi legati sostanzialmente alle tradizioni artigianali e locali evolutesi col tempo in seguito anche alla disponibilità di nuovo prodotti di tipo tecnologico. Dal punto di vista economico, si è proceduto a classificarli creando dei tariffari a cura delle istituzioni preposte a registrare l’andamento dei costi nell’ economia di settore, e di in Italia si è consolidata la consuetudine in termini di norma di legge e di utilizzare i prezzari ad esempio del Genio Civile, dei Provveditorati provinciali alle Opere Pubbliche, delle camere di commercio, o delle associazioni di categoria, ma anche quelli diffusi dai grossi enti che avevano necessità di regolamentare i costi di forniture le lavorazioni all’interno del proprio ambito, ad esempio, enti di gestione ferroviaria, stradale, pubbliche amministrazioni etc. Il problema era però individuare univocamente ed in base alla tecnologia produttiva oltre al tipo di requisito che rappresentava nell’ ambito del sistema edificio un determinato prodotto. Tutto ciò ha portato ad avere nel tempo una diversificazione non solo di costi tra le varie macroaree geografiche di una nazione o tra le nazioni stesse in base anche al loro grado di industrializzazione ed andamento economico, ma anche di terminologie nell’ambito già di un solo stato riferite ad esempio alle tradizioni artigianali regionalistiche, generando delle difficoltà interpretative sulle caratteristiche sulla qualità di una determinata lavorazione  e o fornitura senza relazionare l’elemento costruttivo al tipo di prestazione che un dato prodotto garantiva in una costruzione.

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Dal 24 febbraio 2021 parte il Digital Tour del mondo Descor, un percorso composto da 6 incontri virtuali, con il patrocinio di ASSOBIM, per ripercorrere l'evoluzione del BIM e del Facility Management.

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La prima edizione digitale del più importante evento internazionale sull'architettura e l'ingegneria delle strutture ospedaliere, organizzato da IFHE, si è appena conclusa. Descor ha partecipato attivamente con il suo workshop "BIM for Facility Management:The digital transformation as the core of the efficiency of hospital buildings and services", illustrando il processo di trasformazione digitale che ha investito il settore immobiliare in generale ed in particolare le strutture che compongono il patrimonio immobiliare sanitario.

Leggi tutto: IFHE 2021: l'evento digitale sull'architettura e...

Gli oggetti AEC, sono i componenti BIM che aggiungono informazioni al progetto, sono il frutto di un approccio orientato agli oggetti che nasce da specifiche potenzialità dei linguaggi di programmazione di ultima generazione. Gli oggetti hanno geometrie e caratteristiche variabili di tipo disciplinare. Li definiamo disciplinari perchè l’acronimo AEC sta per Architectural, Engineering, Costruction, cioè sono oggetti appartenenti al mondo del BIM e quindi presenti nelle librerie dei più diffusi software di BIM Authoring, per la modellazione sia Building che Infrastructure. Quindi profili di carreggiate stradali, pozzetti di ispezione per reti di tubazioni idriche urbane, ma anche elementi strutturali, travi reticolari, profili in acciaio, pilastri, od anche muri, porte, finestre, scale, tetti, facciate continue, tutti oggetti tracciati, secondo sistemi di classificazioni nazionali legati ai mercati delle costruzioni finalizzati ad associare ad essi tecniche di lavorazione e voci di capitolato.

Leggi tutto: Oggetti AEC: le famiglie di componenti in autodesk revit

È stato più volte affermato che la progettazione BIM si sviluppa definendo metodi e processi legati alle potenzialità che determinati softwares di modellazione architettonica e meccanica offrivano già da anni, attraverso un approccio parametrico e tridimensionale nella definizione degli elementi di progetto.

Leggi tutto: Il computational design attraverso la programmazione visuale

Negli ultimi anni è apparso evidente come il mercato delle costruzioni sia sempre più volto al recupero ed alla manutenzione del patrimonio edilizio pubblico e privato esistente stante anche l’impellenza dei grossi programmi manutentivi del patrimonio infrastrutturale italiano, col verificarsi di drammatici avvenimenti recenti che hanno dimostrato la necessità di un programma serrato statale di revisione e intervento sulla viabilità urbana ed extraurbana. Inoltre le problematiche stringenti legate all’ambiente portano ovunque sempre più a contenere il ritmo serrato degli scorsi anni sulla realizzazione di programmi di fabbricazione di nuove costruzioni, sia perseguendo una più attenta politica sugli strumenti urbanistici e gli iter autorizzativi, sia valutando la reale necessità di procedere alla realizzazione di nuove costruzioni che quasi sempre oramai sono più di pubblico interesse. Come si integra la tecnologia BIM in queste problematiche?

Leggi tutto: Il BIM nel recupero edilizio: pregi e criticità

Le tematiche legate allo studio della prestazione energetica di un involucro edilizio in rapporto ai fattori ambientali e alle caratteristiche fisiche del manufatto, sono un’evoluzione della problematica appartenente al processo progettuale tradizionale, in cui l’edificio veniva pensato anche attraverso considerazioni sulla migliore esposizione rispetto alla traiettoria solare stagionale. Si pensi all’asse eliotermico del Movimento Moderno prendendo in considerazione le caratteristiche climatiche del territorio, venendo così a definire alcuni aspetti compositivi di tipo funzionale - come la presenza di aggetti in facciata per l’ombreggiamento delle aperture, per il controllo dell’irraggiamento le proprietà termiche dei materiali da costruzione e lo studio degli spessori - per definirne trasmittanze e aspetti generali di trasmissione e conservazione dell’energia termica.

Leggi tutto: BIM4FM: il binomio BIM e Facility Management per...

La ventunesima edizione dell'evento nazionale più importante sul Facility Management organizzato da IFMA quest'anno si è fatta in tre, dando luogo la scorsa settimana alla Facility Management Week.

Leggi tutto: FM Week: l'evento di IFMA diventa virtuale

Uno degli aspetti più innovativi nella metodologia Bim è quello di aver risolto la problematica più ricorrente nella progettazione, e cioè avere la certezza di lavorare la versione del progetto più aggiornata senza correre il rischio che i vari team si ritrovino a lavorare per dei possibili errori di comunicazione, su versioni incomplete, non revisionate o superate. Ciò accade soprattutto nella progettazione di grandi opere in cui il processo di comunicazione è reso complesso dalla partecipazione di più team specialistici nelle varie fasi di sviluppo, dove dai vari briefing tra i partecipanti, la committenza ed i vari soggetti coinvolti   scaturiscono successive emissioni o revisioni del progetto. Si procede pertanto conformemente alle specifiche di commessa a generare elaborati con le opportune etichettature di revisione ed a depositarli, come richiede il metodo di lavoro in qualità, nelle opportune repository indicate dal documento di commessa, ma ciò nonostante può non emergere la cronologia delle cosiddette revisioni e si finisce col far confusione. Eppure ormai da tempo ci sono figure garanti che ciò non accada come quella del Cad Manager il supervisore che nel processo Cad definisce regole grafiche e terminologiche nell’ utilizzo ed organizzazione degli elaborati Cad.

Leggi tutto: L'ACDAT e le piattaforme collaborative nella metodologia bim

La metodologia Bim fin dalle origini è stata concepita soprattutto per venire incontro alle esigenze gestionali, delle opere di interesse pubblico nelle quali il controllo di tempi e costi di realizzazione investono interesse di tipo strategico. In particolare In Gran Bretagna nazione capofila nella adozione del Bim, perché si ricorderà che già dal 2011 ha avviato la UK bim public strategy per portare l’utilizzo del bim ad un livello di maturazione che comportasse già la perfetta interoperabilità tra tecnologie e formati aperti di interscambio, si è sempre posta una netta distinzione operativa tra il metodo applicato alle opere infrastrutturali ed applicato alla realizzazione o recupero di un edificio (HBIM).

Leggi tutto: La metodologia BIM nella progettazione infrastrutturale

Descor festeggia i 30 anni di attività con il lancio ufficiale dell'integrazione BIM di Infocad.FM. Una svolta epocale in direzione del "BIM for Facility Management".

Leggi tutto: Infocad.FM BIM Ready

Era il lontano 1990 quando 4 ragazzi un po’ incoscienti e un po’ visionari fondarono Descor, un’azienda incentrata sulla consulenza e i servizi in ambito CAD, GIS e Document Management in un momento in cui il tecnigrafo la faceva ancora da padrone. Un percorso lungo che ha portato Descor nel tempo ad estendere il proprio campo d’azione prima verso il Facility & Energy Management con lo sviluppo in house della piattaforma Infocad.FM e poi verso la tecnologia BIM.

Leggi tutto: 30 anni, e non sentirli!

L'anagrafica tecnica di un patrimonio immobiliare è il punto cardine per la corretta gestione e manutenzione del sistema edificio/impianto. Questa comprende una moltitudine di informazioni sui vari componenti dell'edificio stesso.

Leggi tutto: Gestione delle postazioni di lavoro secondo le nuove...

In questo periodo tutti hanno dovuto riorganizzare la propria vita, privata e professionale. Anche le aziende si sono trovate ad adottare metodologie d’emergenza per poter proseguire l’attività lavorativa. Le parole d’ordine sono state sicurezza e continuità del business.  

Leggi tutto: Essere vicini ai clienti, rimanendo lontani

Il mercato dello Smart Building in Italia sta mantenendo una crescita costante, con un volume di affari pari a 3,6 miliardi di euro nel 2018 ed una propensione ad un incremento significativo nel prossimo quinquennio. Tale tendenza è confermata dallo Smart Building Report 2019 organizzato a febbraio scorso dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, che ha evidenziato quanto tali investimenti provengano, in modo quasi omogeneo, da building devices & solutions (41%, pari a 1,47 miliardi di euro) e piattaforme di gestione e controllo (28%, corrispondente a 1,02 miliardi).

Leggi tutto: Rapporto Smart Building 2019

Il 13 febbraio scorso l’OICE ha presentato il 3° rapporto sulle gare BIM del 2019 (qui è possibile scaricare il documento completo).
Dopo la crescita esponenziale del 2018 (+263,9% sul 2017), anche il 2019 ha visto un aumento costante delle gare che hanno previsto l’utilizzo della metodologia BIM, con un incremento del 58,3% sull’anno precedente.

Leggi tutto: 3° Rapporto OICE sul BIM

Il credito d’imposta, collegato alla manovra fiscale 2020, sostituisce il superammortamento e l’iperammortamento presenti fino al 2019. Dal 1° gennaio 2020 le imprese o i professionisti potranno usufruire di tale bonus per quanto riguarda investimenti in beni materiali (strumentali) ed immateriali (software), nell’ambito dell’industria 4.0.

Leggi tutto: Credito d'imposta 2020: cos'è e come funziona

Il BIM – Building Information Modeling - è definito dal National Institutes of Building Science come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”.  Tale metodologia permette di collezionare informazioni utili all’interno di una planimetria tridimensionale dell’edificio, associando a dati grafici – come l’altezza e lo spessore di un muro – anche informazioni specifiche (come, ad esempio, l’isolamento termico acustico, il tipo di materiale utilizzato e la marca).

Leggi tutto: BIM4FM: Il glossario

Centinaia di espositori e speaker, migliaia di visitatori da tutto il mondo per scoprire i nuovi sviluppi e capacità del mondo BIM. Tutto questo è stato racchiuso nelle due giornate - 26 e 27 novembre 2019 - al BIM World di Monaco.

Leggi tutto: BIM & Facility Management al BIM World Munich

Il Ministero dello Sviluppo Economico e l'ENEA - l'ente pubblico nazionale di ricerca nei settori dell'energia, dell'ambiente e delle nuove tecnologie per lo sviluppo sostenibile - hanno dato il via alla campagna "Novembre mese dell'Efficienza Energetica". Tale iniziativa ha l'obiettivo di promuovere la formazione e l'informazione per un uso più consapevole dell'energia nei luoghi di lavoro, nelle abitazioni e nei luoghi pubblici (ospedali, scuole, università, stazioni, aeroporti, etc.).

Leggi tutto: Novembre è il mese dell'efficienza energetica

Il 6 novembre si è svolta a Milano la 20° edizione del FM Day, con il Facility Management al centro di una rifondazione del mondo aziendale.

Leggi tutto: Infocad presente alla 20° edizione del Facility Management...

Oggi il Facility Management è una disciplina che tutti danno per scontata.
Ma di cosa si occupa il Facility Manager? Con quali strumenti lavora?

Leggi tutto: Non farti spaventare dalla complessità del Facility...

Anche quest'anno Infocad.FM sarà presente alla fiera per l'edilizia SAIE, che si svolgerà a Bari dal 24 al 26 ottobre.
Innovazione, sicurezza, sostenibilità e Digital Transformation saranno i temi principali dell’evento.

Leggi tutto: BIM & Facility Management: Infocad al SAIE 2019

Il 20 settembre scorso si è svolta una lezione all'Università di Firenze su BIM e FM, volta ad enfatizzare il nuovo paradigma di gestione del lifecycle degli edifici.

Leggi tutto: BIM e FM - una lezione all'Università di Firenze

I nostri uffici saranno chiusi solo 5 giorni: dal 12 al 16 Agosto.
Sarà comunque possibile inoltrare le richieste di assistenza utilizzando questi contatti > Contatti: Email, Numero di Telefono e sedi uffici - Infocad (infocadfm.com) 

Leggi tutto: Sempre al tuo fianco, anche d'estate!

p>Il progetto “Centrale Unica Trasporti” del Policlinico Universitario A. Gemelli, ingegnerizzato e informatizzato con Infocad.FM, ha vinto il “Premio Innovazione Digitale in Sanità 2019” - Categoria “Supporto ai Processi di Gestione del Paziente”, indetto dall’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano.

Leggi tutto: Premio Innovazione Digitale in Sanità 2019

26/03/2019 - E' stata SOSPESA, in attesa di revisione, la circolare ACCREDIA che avrebbe aumentato il livello d'istruzione richiesto per l'ammissione agli esami 'Esperto BIM'. Continuano quindi ad essere validi i requisiti che vi riepiloghiamo di seguito.

Leggi tutto: Restano validi i requisiti attuali per l'ammissione agli...

La giornata di oggi ci sta molto a cuore!
Facile per chi ci conosce immaginarne il motivo: è la giornata dedicata al risparmio energetico, ideata nel 2005 dal programma Caterpillar di Rai Radio 2 e diventata un’iniziativa internazionale.

Leggi tutto: M'illumino di meno

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Leggi tutto: BIM: come, quando e perchè

E’ disponibile da pochi giorni un nuovo manuale Autodesk sull’uso ottimale del formato di scambio IFC con Revit.

Leggi tutto: IFC: disponibile il manuale Autodesk

Oggi Descor è all’Università Sapienza di Roma nel ruolo di “Competence Partner” del Master di 1° livello in "Gestione Integrata e Valorizzazione dei Patrimoni Immobiliari e Urbani - Asset, Property, Facility & Energy Management".

Leggi tutto: Master di 1° livello in "Gestione Integrata e...

Il 7 marzo a Bologna torna Niagara Forum Italia ed anche l'edizione 2018 vedrà Infocad.FM tra i principali Partner della manifestazione.
L’evento è organizzato da Tridium, Independent Business Entity di Honeywell Inc.,

Leggi tutto: Niagara Forum Italia 2018

La piattaforma Infocad torna ad essere strumento di studio e approfondimento per gli studenti del Master in "Gestione Integrata e Valorizzazione dei Patrimoni Immobiliari e Urbani" promosso e organizzato da Sapienza Università di Roma con il coordinamento scientifico di Terotec.

Leggi tutto: Master Gestione Integrata Patrimoni Immobiliari e Urbani

’Università Sapienza continua a scegliere Descor e la sua soluzione “Infocad.FM” per diffondere in ambito accademico la cultura della gestione degli immobili e del loro uso efficiente, grazie al know-how acquisito dall’Azienda in oltre 15 anni di esperienza nel settore del Facility & Energy Management.
La collaborazione continua su due versanti paralleli.

Leggi tutto: Stretta collaborazione tra Infocad.FM e Sapienza

L’edizione genovese del Roadshow “Building Intelligence” ha confermato il forte interesse che gravita attorno ai temi di maggiore attualità connessi al Facility & Energy Management.

Leggi tutto: Grande affluenza al Roadshow Infocad.FM

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