Si è tenuta lo scorso martedì il Lazio Digital Summit 2022, l’ottava tappa del Progetto Digital Regional Summit con cui The Innovation Group persegue l’obiettivo di accompagnare le PA e i sistemi territoriali nell’innovazione digitale e il miglioramento dei servizi offerti al cittadino.
Il convegno, aperto dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, si è articolato in cinque sessioni plenarie incentrate sui temi principali legati all’innovazione digitale e tecnologica, tenute dai principali roleplayer del settore.
PNRR e transizione ecologica, trasformazione digitale nel settore sanitario, sicurezza digitale a servizio del cittadino, innovazione tecnologica nell’Agenda Digitale e ruolo della banda ultralarga come vettore di sviluppo economico: il centro di discussione delle cinque sessioni plenarie che hanno scandito l’incontro.
Quel che è emerso è il ruolo della pandemia come catalizzatore della digital transformation: se da un lato è stata fonte di stress – per il privato, la PA e le aziende – dall'altro ha spinto la necessità di ripensare gli approcci tecnologici.
Il Covid ha infatti costretto un’accelerazione della digitalizzazione dei servizi, in particolar modo nel settore della sanità.
“Per decidere tra ospedalizzazione e cure domiciliari, nel rispetto delle terapie, è fondamentale l’utilizzo di un ecosistema digitale” ha spiegato Daniela Donetti, Direttore Generale dell’ASL di Viterbo.
“La pandemia è stata una grande sfida, soprattutto a livello organizzativo. L’utilizzo di piattaforme per il teleconsulto e la telemedicina sono state l’ordine del giorno. Inoltre, abbiamo anche istituito una centrale operativa informatica gestita da un’equipe multidisciplinare. Questa situazione ha segnato un punto di non ritorno, con la necessità di agire in modo rapido ed efficiente” ha aggiunto Marinella D’Innocenzo, Direttore Generale dell’ASL di Rieti.
I dati al centro del cambiamento, così come ha sottolineato Fabrizio Biotti di Artexe: “Abbiamo riscontrato nei primi mesi della pandemia un errato utilizzo di circa l’80 % dei dati di una provincia autonoma italiana. È importante quindi concentrare l’attenzione sulla qualità dei dati per governare al meglio strutture molto complesse quali quelle ospedaliere”.
“Il binomio innovazione e digitalizzazione crea equità, pertanto non si tratta più di scelta ma di necessità. Nel nostro caso siamo partiti dall’assenza di un sistema di mailing alla completa gestione digitale dell’emergenza sanitaria” ha ribadito invece Pierpaola D’Alessandro, Direttore dell’ASL di Frosinone.
D’altra parte, questa spinta alla digitalizzazione ha portato anche problematiche, soprattutto in relazione alla cyber security.
Il Direttore Operativo del centro di competenza nazionale per la sicurezza informatica – Cyber 4.0 - ha sottolineato infatti come “oltre il 95% dei server della Pubblica Amministrazione non erano adeguatamente attrezzati a livello di cyber security nel 2021. Inoltre, nello stesso anno, c’è stato un aumento dell’80 % di data breach, causati da attacchi informatici”.
“Lo smart working ha aumentato notevolmente il cyber attacco, in particolar modo perché non viene attuato come realmente dovrebbe essere” ha spiegato il Sales Director di Citrix, Massimo Pecci.
Il Director System Engineering Italy & Malta di Fornite ha invece sottolineato il tema del quantum computing nella sicurezza dei dati, sostenendo che “lo scambio dei dati crittografati tramite connessione VPN è facilmente crackabile grazie al quantum computing. Esistono però delle soluzioni quantum safe, con algoritmi basati sulla fisica quantistica, che rendono le connessioni maggiormente sicure”.
Di pari passo alla digital transformation, la formazione tecnica diviente elemento fondamentale, come sostiene Federico Tota di Sitecore: “siamo tutti d’accordo che la tecnologia sia un fattore abilitante necessario, ma l’altro aspetto fondamentale riguarda la formazione dell’interlocutore, fondamentale per la transizione digitale”.
“Il fulcro non è quindi il dato, ma la comprensione dello stesso” ha aggiunto Paolo Ghezzi, Direttore Generale di InfoCamere.
Argomenti condivisi dalla Regione Lazio nell’Agenda 22 – 26, elencati dall’assessore Roberta Lombardi: “obiettivo è rendere il Lazio una Smart Region, con servizi efficienti e nuove tecnologie quali A.I., Big Data, robotics, volti ad una semplificazione dei servizi. In questo modo si vuole ottenere almeno il 65% di utilizzatori di piattaforme di servizi digitali, riducendo il digital divide”.