Quando si parla di metodologia digitale applicata al mondo delle costruzioni si intende una strategia complessiva che ha impatti su ambiti e fasi che riguardano il processo ideativo, realizzativo e gestionale con tutti gli strumenti, nonchè il progressivo grado di approfondimento che esso comporta (come si evince anche dai documenti programmatici appartenenti ai vari schemi normativi, emanati ormai negli anni a cura di tutti gli enti specializzati). 

La suddetta metodologia pertanto implementa anche il flusso informativo che caratterizza la fase produttiva - ovvero la gestione del cantiere - ed in esso rientra anche la progettazione ed il coordinamento delle lavorazioni in sicurezza a tutela della salute dei lavoratori.

Questo ambito è ampiamente trattato già nelle procedure standard britanniche in un documento ancora in vigore, cioè la PAS 1192-6, la specifica dal titolo “collaborative sharing and use of structured health and safety information using BIM”. Nella documentazione per gare pubbliche questo argomento viene esplicitato nella sezione gestionale del Capitolato informativo UNI 11337 parte 6, che prescrive gli adempimenti da adottare in proiezione della fase di Construction Management dell’opera, e si avvale ovviamente di quanto già le normative italiane prescrivono, non dando indicazioni specifiche legate agli strumenti.

sicurezza1Nel nostro Paese, relativamente a questo aspetto, siamo in una fase intermedia tra vecchio e nuovo: tutte le procedure prescritte dal testo unico della sicurezza nel Lavoro (D.lgs 81/08 e S.M.I.) così come nel tempo modificato e riproposto, è ancora in vigore. In particolare, la gestione dell’H&S (Health and Safety) nel settore delle costruzioni - e quindi i cantieri temporanei mobili - è storicamente contenuto nel titolo IV del suddetto decreto, con tutta la struttura organizzativa che accorpa le leggi in materia di sicurezza dal dopoguerra ad oggi, quindi anche la 494/96 dei decenni trascorsi, avente per oggetto procedure, adempimenti in termini di documenti da approntare, analisi, previsioni e controlli specifici. 

Trasferito nella metodologia BIM, questo ambito si correda di strumenti documentali specifici ed informatici dedicati nelle procedure che comportano la progettazione basata su veicoli informativi. In particolare, queste istanze sono riproposte in termini di requisiti che un affidatario prevede nell’organizzazione della commessa OIR (ISO 19650 part.1): di conseguenza sono citati nella sezione normativa e poi affrontate in quella gestionale dei Capitolati Informativi e dei conseguenti Piani Operativi di Gestione. 

Naturalmente, la sicurezza nei cantieri ruota sempre intorno alle procedure di appalto tradizionali che rimandano alla redazione del PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento) che sarà necessariamente legato ai rischi di interferenze previsti, ed in evoluzione nelle varie fasi del processo costruttivo. Progettare la sicurezza di un cantiere è un processo basato sull’esperienza del tecnico nel prevedere tutte le componenti in gioco (tempistiche delle varie lavorazioni, rischi specifici cui si è esposti, soggetti coinvolti, macchinari e dispositivi in uso, schede delle lavorazioni, grado e durata di esposizione dei lavoratori ai rischi nonché quelli derivanti dalla loro presenza contemporanea sul cantiere): un’analisi di tipo tecnico che porta ad una matrice, cosiddetta di valutazione dei rischi, sul grado di accadimento ed entità di danno provocato.

sicurezza 2Gli strumenti per fare queste analisi, tuttavia, sono nuovi: nel cantiere BIM il modello virtuale ottempera a tutte le informazioni legate ai requisiti degli oggetti che costituiscono la logistica di cantiere - quindi oggetti AEC di componenti edilizi (le parti dell’edificio da costruire) ma e soprattutto gli oggetti impiegati per costruire, aree di cantiere, recinzioni, ponteggi, gru, mezzi logistici, automezzi ed il loro percorso relativo con attributi che costituiscono le informazioni legate alla sicurezza -. Ad esempio, in fase progettuale le quantità di materiale servono a definire il loro costo e caratteristica qualitativa, mentre in fase costruttiva le quantità da ordinare, accantonare, realizzare, ma anche i rischi di incidente sul lavoro che la lavorazione degli stessi comporta.

STRUMENTI DIGITALI OPERATIVI 

In definitiva dunque gli strumenti più innovativi per la gestione del cantiere smart si trovano sulle piattaforme collaborative, dato che alla fine si tratta anche di una gestione documentale. Nei CDE sono presenti, infatti, i moduli dedicati come gestione del cantiere: QTO, BIM Management, ed appunto il modulo H&S. sicurezza 3

Quest’ultimo consente il coordinamento alla sicurezza per quel che concerne la gestione dei documenti (piani, report di coordinamento, documentazione allegata, flusso prescrittivo e richieste alle imprese e soggetti coinvolti) con i relativi adempimenti, mentre la parte di analisi dei modelli virtuali con gli oggetti BIM corredati di attributi personalizzati, impostati già nel BIM Authoring di origine, alla fine scaturisce dal 4D simulating, mediante controlli di coerenza geometrica. Questi modelli sono la riproduzione del contesto reale del sito in costruzione costituito da DTM e o modelli 3D georeferenziati, restituiti sia con dispositivi di monitoraggio derivanti dalla realtà aumentata (in fase di previsione) e dalla realtà documentata con nuvole del sito in costruzione in continuo aggiornamento, in cui collocare il modello BIM progettato o in costruzione e relativo cantiere.

Sul modello vengono analizzati tempi di produzione per far emergere criticità da interferenze dalle fasi simulate con le animazioni, di movimenti di terra, montaggio di ponteggi, gru, transito dei mezzi, viabilità circostante e il conseguenziale emergere dei potenziali rischi.  

 

 

A cura di Arch. Luca Talucci | BIM Expert Descor

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