È noto che i software di tipo produttivo, da quelli di tipo gestionale a quelli per la produzione in genere, o per la progettazione e la modellazione a vario livello, al rilascio annuale o periodico di una nuova release le novità o i miglioramenti non sempre apportano benefici significativi alla produttività e, a fronte di un canone di mantenimento/rinnovo, non offrono migliorie così consistenti o rilevanti.

Generalmente la strategia di ogni software house, ed Autodesk in questo non ha mai fatto eccezione, è quella di prevedere e scadenzare una gamma di perfezionamenti significativi nel medio o lungo periodo, per cui le trasformazioni rivoluzionarie o consistenti sono riscontrabili ogni due o tre edizioni, mentre di fatto tra una release e la successiva possono esserci semplici trasformazioni dell’interfaccia grafica, o procedure un po’ più dirette per l‘applicazione di qualche comando, fermo restando, nel caso dei software di BIM Authoring, la non compatibilità col formato della release precedente e di tutti i prodotti a corollario.

Nel caso di Revit ad esempio, le versioni decisive sono state la R2010, che ha presentato la caratterizzazione ben marcata della modellazione disciplinare, oppure la R2013 che ha introdotto la progettazione adattiva concettuale ed ha notevolmente perfezionato la progettazione di ambito disciplinare. Altro caso lampante è la comparsa di Dynamo nel 2014, un’applicazione open source in grado di interagire con l’ambiente di modellazione parametrica di Revit automatizzando processi ripetitivi e di gestione di grandi quantità di dati. L’accesso ad una interfaccia di programmazione mutuata da Grashopper, programma che dialogava sia con Rhino che con ArchiCAD, storico software di BIM Authoring, suggeriva un approccio visual, cioè per diagrammi di flusso a quella che è una progressione automatica di routine informatiche che generano determinati risultati di modellazione o gestione del dato.  Dynamo nel 2020 comincia ad essere disponibile anche per altri prodotti di tipo AEC - Civil 3D, Autocad Architecture - ma successivamente in Revit si è evoluto, diventando Generative Design, un approccio multicriterio in grado di pilotare le scelte progettuali in rapporto ai vari fattori analizzati.

In questa sede ci occuperemo delle novità Autodesk Revit incluse nella release R2022, rilasciata nel mese di maggio ma resa più stabile, come di consuetudine, già dalla prima edizione di hotfix correttive emesse qualche settimana fa.

 PRODUTTIVITÀ NELLA PROGETTAZIONE MULTIDISCIPLINARE

  Senz’altro nella release 2022 di Revit sono molte le novità che vediamo proposte, sotto vari approcci (progettuale, di interazione con le altre interfacce, anche non specificatamente Autodesk, in ambito documentale e di sviluppo dei tool applicativi).  Ci occuperemo pertanto delle novità nella modellazione e nella progettazione disciplinare, in particolare partendo da quella architettonica, relativamente alla quale segnaliamo che continuano i miglioramenti iniziati già con la release 2021 sulla geometria dei muri. Infatti oltre alla possibilità di modificare l’inclinazione della sezione dei muri, ora è possibile configurare i muri a sezione variabile. Pertanto è possibile modificare qualsiasi stratigrafia della famiglia di sistema muro ed ottenere una rappresentazione rastremata, agendo sul relativo parametro di sezione trasversale in 'rastrema lato'. Si possono inoltre variare gli angoli di inclinazione utilizzando le sostituzioni di variante o le quote temporanee del muro. I componenti ospitati nel muro (porte, finestre, estrusioni e scanalature) saranno allineati alle facce interne o esterne inclinate del muro. Le pareti rastremate gestiscono correttamente i giunti nelle condizioni d'angolo. Si possono modificare i limiti di sketch di una parete inclinata lungo il piano di lavoro ed in questo modo si ottiene un maggiore controllo sulla visualizzazione della geometria della parete.

Altra rimarchevole novità (nel solco come dicevamo del generative Design) è rappresentata dalla scheda di analisi percorso in cui sono disponibili quattro nuovi strumenti, nell’ottica di studiare preventivamente i flussi di percorrenza degli spazi architettonici, la possibilità di automatizzare, visualizzare ed analizzare i percorsi all'interno di un modello per gestire e studiare, ad esempio, gli impatti del distanziamento fisico nel contesto di un intervento di progettazione. Sarà pertanto possibile generare più percorsi attraverso le opzioni di percorso e spostamento tra un punto e l'altro con la possibilità di riepilogarli in una pianificazione e indicare la direzione di percorrenza con la famiglia di indicatori uni-way (indicatore monodirezionale). Questo indicatore, appartenente alla categoria di annotazione, può essere nidificato all’interno delle famiglie di porte, se necessario. Si può ad esempio posizionare un’etichetta contenente informazioni sul contenuto di persone ammissibile in un dato ambiente (in rapporto alle specifiche normative mq/ab), per rappresentare gli occupanti con buffer, cioè aree di selezione integrate, riconosciuti come autorizzazioni durante l'analisi del percorso. È possibile sovrapporre successivamente una griglia spaziale nelle stanze per aiutare visivamente a distribuire elementi e soddisfare i requisiti di separazione fisica prescritti. La visibilità dei quattro nuovi strumenti può essere controllata tramite gli strumenti di interazione utente/interazione dell'oggetto.

Altri miglioramenti riguardano la disciplina impiantistica e strutturale. Ad esempio, per quel che riguarda il posizionamento delle armature, esse possono essere ora raggruppate in set nell’ottica di una sempre maggior integrazione tra Revit e Civil 3D, per la progettazione di opere in C.A. infrastrutturali. I tecnici esecutivi possono modellare le barre di tutti i tipi di armature (ferri lunghi, staffe, reti, rinforzi) utilizzando i loro diametri reali, evitando compenetrazioni tra i tondini e le sezioni di cemento armato, quando sono presenti molte barre di grande diametro. I vincoli di armatura, le distanze dal copriferro del calcestruzzo, la geometria della barra e le lunghezze dei segmenti vengono ora calcolati utilizzando il parametro "Diametro barra modello". Questa nuova funzione migliora l'efficiente accuratezza che il modellatore delle armature può implementare nella modellazione di rinforzi in calcestruzzo.

INTEROPERABILITÀ CON GLI ALTRI PRODOTTI BIM

Per quel che riguarda l’interoperabilità con gli altri software sia in ambito BIM che nel settore manifatturiero (modellazione BIM), in primo luogo troviamo la possibilità di esportare direttamente il file di Revit, vista o tavola, in PDF, cosa che consente di stampare una tavola nel suo formato personalizzato, senza bisogno di avere particolari driver di stampa, necessari all’esportazione in PDF.

È migliorata l’interoperabilità con McNeel Rhinoceros, uno dei più diffusi modellatori di tipo generale, senza bisogno di esportazione in formati intermedi come il formato .SAT. È stato infatti inserito un link diretto Rhino 3DM Files, che consente il collegamento a questo tipo di file. Le modifiche apportate al file Rhino vengono immediatamente aggiornate su Revit, ricaricando il collegamento o riaprendo il progetto. Ciò apre interessanti scenari con i modelli concettuale di Rhino caricabili in Autodesk Docs e collegabili direttamente a Revit per accelerare la documentazione del progetto.

Migliora anche l’esportazione dei modelli BIM open source, poiché è stata ottenuta la certificazione IFC4 Reference View per le esportazioni di modelli architettonici e strutturali. Le definizioni dei set di proprietà IFC e le definizioni di parametri condivisi Revit associate sono state aggiornate con i formati aperti PSD IFC4 più recenti della versione 4.0.2.2 (aggiornamento parziale dall'ambito di IFC4 RV1.2 MVD). Inoltre sono significativamente migliorate le prestazioni di collegamento in alcuni file IFC contenenti elementi con molti parametri. Per quel che riguarda il collegamento a formati Gis aperti, è stata aggiunta la possibilità per IFC Exporter di raccogliere informazioni da SiteLocation relative a GeoCoordinateReference in formato codice EPSG, come richiesto dall'IFC. 


EFFICACIA DEL FLUSSO DOCUMENTALE

Per quel che riguarda, lo scheduling, elenchiamo rimarchevoli migliorie relativamente a:

  • Parametri condivisi negli abachi chiave
  • Filtraggio degli abachi per famiglia e tipo
  • Possibilità di dividere gli abachi troppo lunghi in differenti fogli

In prima istanza dunque in Revit 2022 è possibile utilizzare i filtri per trovare rapidamente i parametri disponibili durante la creazione di abachi e l'utilizzo dei parametri del progetto. Quando si crea un nuovo abaco delle quantità, la scheda campi della finestra di dialogo elenca le proprietà, includendo una sezione filtro.

È possibile infatti filtrare anche i parametri condivisi disponibili (e non più solo le proprietà) in base ai seguenti criteri:

  • Nome parametro
  • Tipo parametro
  • Disciplina
  • Valore
  • Tipo

È inoltre possibile utilizzare i criteri di filtro dei nomi dei parametri come strumento di ricerca. Quando si digita nel campo ricerca la dicitura “nome parametro” l'elenco viene filtrato attivamente. Quando si filtra una pianificazione, il filtro influisce solo sui campi disponibili e i campi selezionati per l'utilizzo nell’abaco non sono interessati dal filtro. È inoltre possibile utilizzare le informazioni nelle descrizioni comandi per identificare il parametro corretto con cui lavorare. Lo strumento di filtro viene visualizzato anche nella finestra di dialogo Parametri progetto.

C’è ad esempio la possibilità di spezzare un abaco e dividerlo tra i cartigli creati. Infatti quando si lavora con un abaco molto lungo, può essere utile suddividere l'abaco in più segmenti. Prima di questa release, in un abaco diviso, tutti i paragrafi venivano posizionati nella stessa tavola. Con la funzionalità “Dividi e posiziona” è possibile dividere un abaco e specificare le tavole per i segmenti. L'abaco viene suddiviso in segmenti o parti uguali nelle tavole selezionate o viene suddiviso in segmenti dell'abaco di un'altezza personalizzata specificata.

Infine, come già accennato, Revit ora supporta la possibilità di esportare abachi e schedules direttamente nel formato  .csv e non .txt da trasformare successivamente. Se si aggiunge un abaco ad un foglio, è possibile esportarla come formato CAD e CSV. Quando si esporta un abaco è possibile inviare dati dell’abaco a programmi di fogli di calcolo di file di testo delimitati, ad esempio Microsoft Excel, ed è quindi possibile aprirli e manipolarli se necessario.

Conclusioni

Innumerevoli sono ancora, in ambito grafico ed operativo, i miglioramenti ed i perfezionamenti di comandi che spaziano da accorgimenti grafici, come la possibilità di ruotare in maniera più diretta le etichette, o la presenza di set grafici di colore di tipo random per le legende dei locali più soft di minor impatto visivo.  Si ritiene che in tale occasione il settore AEC Building  abbia raccolto osservazioni e critiche delle più prestigiose firm internazionali, che qualche anno fa sottoscrissero comunicazione ad Autodesk, volta a mantenere, nella fattispecie in merito a Revit, una politica di costi basati su un costante trend di aumenti cui non sempre faceva corrispondere proporzionali miglioramenti al passo con l’evoluzione normativa e le sempre più crescenti sfide del mercato digitale, confermando che la piattaforma di BIM Authoring più diffusa rimane ancora uno strumento di riferimento per i mercato delle costruzioni.

 

Arch. Luca Talucci - BIM Expert

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