BIM Adoption
Adottare il BIM non significa semplicemente implementare nuovi software, ma intraprendere un vero progetto di trasformazione digitale.
Per guidare le aziende in questo passaggio, la consulenza BIM si sviluppa attraverso un percorso strutturato che parte dalla valutazione del livello di maturità digitale, per definire obiettivi concreti e un piano strategico di adozione.
Dall’audit iniziale alla formazione, dall’affiancamento operativo al set-up delle piattaforme digitali, ogni fase è pensata per integrare processi, tecnologie e competenze, garantendo continuità tra progettazione e gestione degli immobili.
L’obiettivo finale è costruire un ecosistema digitale stabile, standardizzato e interoperabile, capace di generare valore nel tempo e supportare realmente le decisioni aziendali.
Consulenza gratuita di un paio d’ore, a fronte di un questionario con domande specifiche atte a monitorare il livello di digitalizzazione, per stabilire gli step necessari utili per l’adozione della metodologia BIM in azienda.
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Strutturato in una serie di incontri nel corso dei quali verrà verificata, insieme alla proprietà e agli operatori, la maturità digitale del cliente, valutando la presenza degli strumenti informatici idonei per la BIM Adoption come previsto dalla normativa.
Maggiori DettagliIl training-on-the-job è fondamentale per la verifica dell’efficacia del percorso formativo e da ulteriore garanzia di riuscita al progetto di BIM Adoption.
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Come Descor forniremo la consulenza necessaria per il conseguimento della certificazione.
Maggiori DettagliLa standardizzazione dei processi digitali consiste nell’integrare le tecnologie digitali in modo strutturato e coerente all’interno di tutte le aree aziendali.
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La configurazione di una piattaforma BIM non si limita all’installazione di software: richiede una pianificazione strategica che coinvolge processi, strumenti, dati e infrastrutture.
La consulenza in ambito BIM comprende diversi livelli di supporto che vanno dalla definizione della strategia aziendale fino alla redazione della documentazione necessaria.
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Una consulenza dedicata al BIM Adoption per il Facility Management parte sempre dall’analisi delle reali esigenze di chi dovrà gestire l’edificio o l’infrastruttura nel tempo.
Audit Aziendale
Strutturato in una serie di incontri nel corso dei quali verrà verificata, insieme alla proprietà e agli operatori, la maturità digitale del cliente, valutando la presenza degli strumenti informatici idonei per la BIM Adoption come previsto dalla normativa (hardware, software, ACDat, archivio documentale strutturato per la gestione e la condivisione dei progetti).
Al termine dell’Audit verrà redatta una relazione con l’evidenza di quanto emerso (lo stato attuale, le criticità, i possibili obiettivi da raggiungere etc.).
La relazione verrà discussa con la proprietà e/o il management, per verificare la volontà aziendale di procedere e la disponibilità economica per la copertura del piano di investimento necessario.
Questo step è fondamentale per avere certezza della riuscita del progetto di BIM Adoption. Una volta definiti gli obiettivi verrà redatto un progetto personalizzato di BIM Adoption che includerà sia l’integrazione di hardware e software mancanti, che la formazione e la consulenza necessaria.
Affiancamento
Ultimata la formazione si inizierà a lavorare su un primo progetto affiancati da un operatore esperto (training-on-the-job) che potrà intervenire dando supporto sia nella fase iniziale di impostazione del progetto, che in corso d’opera.
Il training-on-the-job è
fondamentale per la verifica dell’efficacia del percorso formativo e da ulteriore garanzia di riuscita al progetto di BIM Adoption.
Consulenza propedeutica alla certificazione ICMQ aziendale
Ottenuta la certificazione delle risorse, sarà possibile richiedere una certificazione aziendale. Descor è in grado di fornire la consulenza necessaria per il conseguimento della certificazione, permettendo all'azienda di completare il percorso di BIM Adoption.
Standardizzazione dei processi digitali
La standardizzazione dei processi digitali consiste nell’integrare le tecnologie digitali in modo strutturato e coerente all’interno di tutte le aree aziendali. Non si tratta semplicemente di introdurre nuovi strumenti tecnologici per agevolare il lavoro quotidiano, ma di ripensare l’intera organizzazione dei processi, definendo strategie e obiettivi chiari in base alle specifiche necessità dell’impresa.
Questo percorso richiede un approccio ampio che tenga conto di dimensioni organizzative, culturali e manageriali, oltre a un piano di gestione del cambiamento. Fondamentale è anche la formazione di dipendenti e collaboratori, affinché comprendano il valore del progetto e sviluppino le competenze necessarie a supportarne l’implementazione in maniera efficace.
Set-up delle piattaforme BIM
La configurazione di una piattaforma BIM non si limita alla scelta dei software, ma richiede un approccio strategico che integra processi, strumenti e infrastrutture. Prima di tutto è fondamentale definire chiaramente il processo BIM e gli obiettivi della sua adozione. Non si tratta solo di modellazione 3D, ma di un metodo che include la creazione di modelli parametrici, la gestione delle informazioni e la collaborazione tra i vari attori del progetto. Il modello BIM infatti racchiude dati geometrici, fisici e prestazionali, diventando il cuore informativo dell’edificio.
Una volta definiti gli scopi, si procede con la selezione dei software. Questi si suddividono in strumenti di authoring, necessari per creare e modificare i modelli, in piattaforme di collaborazione denominate CDE (Common Data Environment), che fungono da archivio centralizzato per tutti i dati, e in software di navigazione e coordinamento, utili per la visualizzazione e il rilevamento delle interferenze. Il CDE riveste un ruolo essenziale, poiché costituisce il punto unico di raccolta e aggiornamento delle informazioni del progetto, motivo per cui deve rispettare standard come la ISO 19650 e garantire alti livelli di sicurezza informatica.
Un altro aspetto delicato è la definizione del livello di dettaglio (LOD) dei modelli, stabilito in funzione della fase progettuale e delle esigenze del progetto. Gli oggetti BIM infatti non sono semplici rappresentazioni grafiche, ma elementi digitali che includono anche caratteristiche tecniche dei prodotti reali. Per supportare questo flusso di dati e modelli è necessaria un’infrastruttura tecnologica adeguata, con computer e server di alte prestazioni in grado di gestire file complessi e pesanti.
Fondamentale è anche l’organizzazione dei flussi di lavoro, che devono garantire processi chiari per la collaborazione, lo scambio dei file, le revisioni e la comunicazione tra i team. A questo si affianca un sistema di assistenza operativa e supporto tecnico che assicuri la continuità delle attività digitali. Tale servizio comprende la gestione e la manutenzione dell’hardware e del software, il supporto agli utenti tramite help desk, la gestione delle reti, la protezione dei dati aziendali tramite misure di sicurezza IT, oltre al monitoraggio costante dei sistemi e alla manutenzione preventiva. Accanto a ciò, la consulenza IT gioca un ruolo chiave nell’analisi delle infrastrutture e nel suggerire soluzioni innovative volte a migliorare l’efficienza.
In sintesi, l’allestimento di una piattaforma BIM richiede una pianificazione che tenga insieme strumenti tecnologici, regole di collaborazione e supporto tecnico continuo, al fine di rendere la gestione delle informazioni realmente integrata ed efficace.
Assistenza operativa e supporto tecnico
La consulenza in ambito BIM comprende diversi livelli di supporto che vanno dalla definizione della strategia aziendale fino alla redazione della documentazione necessaria. In primo luogo, viene elaborata una strategia BIM che integra gli obiettivi aziendali con l’implementazione di processi digitali, attività in genere affidata a figure specializzate come il BIM Manager. Parallelamente, si offre un supporto tecnico e operativo che accompagna le aziende nell’adozione dei software BIM, nella configurazione degli ambienti collaborativi e nella corretta gestione dei flussi informativi, anche attraverso attività di formazione pratica.
Un aspetto centrale riguarda proprio la formazione e il trasferimento di competenze, finalizzati a rendere i team interni autonomi nella gestione digitale dei progetti. Questa attività è spesso orientata a figure chiave come il BIM Coordinator, che assume un ruolo strategico nel coordinamento operativo. Un ulteriore servizio di valore è rappresentato dalla redazione della documentazione, come il Capitolato Informativo, utile a fissare requisiti, regole e modalità operative dei progetti in conformità con le normative vigenti.
In sintesi, la consulenza BIM si traduce in un percorso integrato che combina visione strategica, supporto operativo, formazione e strumenti normativi, con lo scopo di accompagnare le aziende verso una gestione digitale strutturata ed efficiente.
BIM per il Facility Management
Una consulenza dedicata al BIM Adoption per il Facility Management parte sempre dall’analisi delle reali esigenze di chi dovrà gestire l’edificio o l’infrastruttura nel tempo. Non si tratta semplicemente di trasferire un modello dalla fase di progettazione, ma di comprendere quali dati siano davvero utili per supportare i processi di manutenzione, di energy management, di gestione degli spazi e della sicurezza. Da questa analisi nasce la definizione di un modello informativo – l’Asset Information Model – strutturato secondo standard riconosciuti e facilmente integrabile con le piattaforme già in uso dal cliente, come CAFM o CMMS.
Il lavoro di consulenza si concentra quindi sull’integrazione tra il modello BIM e i sistemi di Facility Management, garantendo interoperabilità e continuità del flusso di dati. Questo passaggio permette al gestore di accedere in maniera immediata e intuitiva alle informazioni, tramite dashboard, viste grafiche o report, trasformando il modello in uno strumento operativo quotidiano. Un aspetto cruciale è anche la definizione delle procedure di aggiornamento e manutenzione del modello: il BIM deve restare vivo e aderente alla realtà, seguendo modifiche, interventi straordinari e ristrutturazioni.
Accanto agli aspetti tecnologici, la consulenza affronta anche il tema del change management. L’introduzione di strumenti digitali richiede infatti formazione mirata e un percorso di accompagnamento che aiuti il personale a passare da un approccio tradizionale, basato su documenti cartacei, a uno realmente data-driven. Solo in questo modo si crea una cultura aziendale capace di sfruttare il BIM come supporto strategico e non come mero archivio di informazioni.
Infine, ogni percorso di adozione deve essere valutato in termini di benefici concreti. La consulenza fornisce quindi strumenti per misurare il ritorno dell’investimento, mettendo in evidenza come il BIM contribuisca a ridurre i costi operativi, migliorare l’efficienza energetica, incrementare il comfort degli utenti e garantire una maggiore sicurezza.














